da Lisa Deiuri
in Memorie di viaggio & altre storie
Una visita guidata esperienziale fra le stradine e i segreti di Cividale, la bellissima cittadina del Friuli, già famosa per il suo Ponte del Diavolo e il meraviglioso Tempietto Longobardo, seguendo i passi dei Benandanti, sorta di maghi (e maghe) impegnati a combattere streghe e stregoni per proteggere i raccolti (e, quindi, la vita delle comunità rurali). Su chi fossero i Benandanti e come si svolgessero le loro battaglie durante le Quattro Tempora (i due Equinozi e i due Solstizi) sono stati scritti innumerevoli libri, il più famoso dei quali, poiché apripista degli studi sul tema, è quello di Carlo Ginzburg, pubblicato da Einaudi nel 1966 e recentemente ristampato da Adelphi. Essendo, questo, un testo che lessi per la prima volta parecchi anni fa e che ho molto amato (tanto da riprenderlo in mano a periodi alterni), quando sono stata invitata a partecipare alla visita guidata organizzata da Turismo FVG e Tribeca Viaggi a Cividale ho accettato subito con entusiasmo.
Il punto di partenza è in Piazza Duomo dove la guida e ideatrice del tour, la bravissima Giovanna Tosetto, insieme alla narratrice Claudia Muscarà, ci hanno accolti per accompagnarci in questo viaggio arcano alla riscoperta di antichi culti e magiche visioni. Il percorso prosegue in Piazza delle Donne, stretta della Giudaica e Piazza San Francesco, fino alla suggestiva tappa del Monastero di Santa Maria in Valle, sede del Tempietto Longobardo. Entrata al Monastero di Santa Maria in Valle (Cividale del Friuli) Il Tempietto Longobardo (Cividale del Friuli)
Ma, senza nulla togliere ai gioielli visti fin qui, la grande scoperta per me è arrivata all’ultima tappa, che corrisponde alla seconda parte della passeggiata… Il Monastero di San Giorgio in Vado e il Giardino del Chiostro Immaginate di entrare in un mondo magico, fuori dal tempo, nel quale natura e cultura si fondono per regalarvi un’alchimia praticamente perfetta di colori, forme, profumi e sapori. Il complesso monastico di San Giorgio, racchiuso in antiche mura tutt’ora esistenti, si trova sulla sponda sinistra del fiume Natisone, in località Vado (guado) di Rualis (raggiungibile a piedi da Cividale).
Fino al 1432 vi abitarono le Monache agostiniane, successivamente passò all’ordine dei Frati Minori Osservanti di San Francesco che lo tennero per circa tre secoli. Nella seconda metà del Settecento, infatti, il Monastero di San Giorgio fu destituito come ente religioso per volere della Serenissima. Dell’antico complesso oggi rimane la Chiesa conventuale, nella quale è possibile ammirare alcuni affreschi eccezionali, fra i quali il martirio di Thomas Beckett e un San Giorgio con il Drago e la Principessa, i terreni e parte degli edifici, destinati ad abitazioni civili.
È qui che sorge il Giardino del Chiostro, un progetto frutto di anni e anni di ricerca e sperimentazione; un microcosmo nel quale convivono la produzione, l’ospitalità, la didattica e il sociale. Veniamo accolti dal signor Lorenzo Favia che ci conduce alla prima meraviglia: l’osservatorio astronomico antico. È come essere a Stonehenge, e invece siete a pochi passi da casa… Il palo che segna il Nord e la pietra al centro dell’osservatorio La Porta Solstiziale Avvolti dai profumi e dai colori delle piante aromatiche e officinali, Lorenzo ci racconta una storia delle erbe che parte dalla notte dei tempi, raccolta in antichi manoscritti e trattati, le cui informazioni è riuscito a trasportare ai giorni nostri e materializzare nei Giardini di Carlo Magno, Hildegarda di Bingen, Marco Polo e Cristoforo Colombo, per finire nell’Hortus Conclusus, la ricostruzione esatta dell’antico orto conventuale.
Non voglio svelarvi altri misteri di questa bellissima esperienza immersiva perché dovete provarla. Concludo solo dicendo che non ringrazierò mai abbastanza Francesca Pitacco (che mi ha invitato), Giovanna e Claudia per la loro bravura nel guidarci e raccontarci antiche storie piene di magia e il signor Lorenzo, che secondo me… è un moderno Benandante! 😀